Mi presento

Simone Orsini

Simone Orsini

Frequento la 2J (biennio) del VIVONA a Roma (RM)

Abito a Roma (Roma)
Lazio
Italia


Chi sono

Mi chiamo Simone, ho quasi 16 anni e vivo a Roma, dove frequento il secondo anno del liceo classico. Sono un ragazzo studioso, molto curioso e coltivo numerose passioni: una fra tutte l'attività sportiva, che mi coinvolge sia come tifoso che come agonista. Ho una bellissima famiglia che mi supporta in tutto quello che faccio, e molti amici, con i quali condivido gran parte delle mie esperienze.

Letture, film, musica preferiti

Le mie letture preferite sono sicuramente i classici, che non mi stanco mai di approfondire e di leggere anche più volte. Fra questi, i "gioielli" della mia libreria sono "I fratelli Karamazov" di Dostoevskij e "Per chi suona la campana" di Hemingway. Tuttavia, mi interesso frequentemente anche di altri generi letterari, come quello del romanzo storico e della distopia. Non sono un grande appassionato di film; ma, generalmente, apprezzo i film d'azione o i documentari sportivi, come "The last dance". Ascolto musica per diletto o come sottofondo per studiare. I generi rap e trap sono i miei preferiti, e spesso mi capita di ascoltare anche artisti emergenti o stranieri. Sono un fan sfegatato del rapper Lazza, le cui canzoni sono un "must" della mia playlist.

Hobby, interessi, curiosità

Sono un grande sportivo: nel corso della mia vita ho praticato diversi sport che hanno tutti contribuito a formarmi sia come atleta che come individuo. Uno fra tutti è il calcio, di cui sono innamorato sin da bambino e che mi ha aiutato a maturare attraverso la disciplina e il senso di squadra. Mi sono sempre dilettato, però, in altri sport, in cui mi cimento tutt'ora: la palestra e il nuoto, infatti, sono le attività che pratico con maggiore assiduità. La lettura è un altro mio grande hobby. Ho sempre amato addentrarmi nella mente degli autori leggendone le parole, e tentando di comprenderne, fino in fondo, la psiche e l'identità. Infatti, considero i libri un potentissimo mezzo per esplorare altre individualità, conoscerne i pensieri, analizzarne i valori e gli ideali. La lettura, a mio avviso, non è altro che un dialogo diretto con l'autore del libro che si sta leggendo, sia esso contemporaneo o del passato: ed è forse proprio questo l'aspetto che mi intriga di più. Mi interesso anche di filosofia, disciplina che vedo come uno strumento per plasmare il proprio pensiero traendo ispirazione dai grandi filosofi del passato e dalle loro idee sempre attuali. Da Platone a Kant, trovo infatti molto interessante analizzare l'evoluzione del pensiero umano nel corso del tempo. Sono anche un appassionato di storia, e in particolare di storia militare: una passione che, dopo aver trascurato per diverso tempo, ho rispolverato solo di frequente, interessandomi in particolare della Seconda guerra mondiale.

Il mio sogno...

Il mio sogno nel cassetto è di essere felice. Non credo che la felicità sia una meta o un traguardo, bensì penso che si configuri come un tortuoso ma intrigante percorso. Soprattutto nella mia esperienza da adolescente, sto scoprendo la fondamentale importanza della felicità: spesso mi sento infatti perso nello sconfinata realtà che mi circonda; il mondo mi si sgretola attorno; ogni cosa sembra perdere significato. È quel barlume di speranza, la speranza di essere felice, che mi consente di riappropriarmi di quel mondo che tanto improvvisamente mi sembra così da me distaccato. Ed è una speranza che intendo perseguire semplicemente seguendo me stesso: solo conoscendomi, evolvendomi, imparando ad accettarmi nei miei pregi e nei miei difetti, promuovendo il confronto con gli altri, posso intraprendere il difficile percorso che porta alla felicità. E questa felicità, io, non la interpreto come concreta, né come astrusa: ritengo che il segreto stia nello scoprire se stessi e la propria identità. Ecco, quindi: il mio sogno è di essere gradualmente sempre più me stesso, fino a scoprirmi del tutto, e non asservirmi alle maschere che la società di oggi ormai ci impone.

Il lavoro che mi piacerebbe...

Sono ancora molto indeciso in merito al mio futuro lavorativo. Penso che la scuola debba insegnare a essere soprattutto curiosi: e così, nel mio caso, ogni materia e ambito suscita in me tanto interesse che, da grande, vorrei poter spaziare in diversi ambiti lavorativi. Attualmente, forse, la via che preferirei perseguire è quella della carriera universitaria: vorrei fare il professore di lettere antiche, lavorare nella ricerca e trasmettere la passione che ho per queste due magiche lingue ai miei futuri studenti. In concreto, però, penso che il mio futuro sia ancora tutto da definire.

Le materie che mi interessano di più...

Gli argomenti di studio che mi interessano maggiormente sono la lingua e la letteratura latina e greca, che sono anche le mie materie preferite. Tuttavia, mi interesso molto anche dell'algebra, della geometria e della chimica.

Il mio rapporto con la scrittura...

A scuola, sono abituato a scrivere temi di frequente, in particolare relazioni su libri assegnati e temi a carattere storico. Mi piace molto scrivere e, anche al di fuori della scrittura, riesco talora a dedicarmi ad essa: scrivo soprattutto per tentare di esternare le mie emozioni e di comprendere il mio animo, quasi come un flusso di coscienza. Mi è capitato, però, di scrivere anche personali critiche in merito a letture particolarmente interessanti o esperienze che ho avuto modo di fare.

Come ho conosciuto le Olimpiadi di italiano e come mi sono preparato

La mia professoressa di italiano ha deciso di iscrivermi, comunicandomi la sua decisione solo successivamente. Prima di allora, non ero a conoscenza dei Campionati di italiano. Per prepararmi alla selezione d'istituto, ho svolto le prove degli anni scorsi presenti nella sezione allenamenti. Per la prova regionale, ho ripassato qualche quesito delle medesime prove.