Mi chiamo Lorenzo Paterniti e sono nato a Catania il 07 settembre 2006, sotto il segno della Vergine. Mi raccontano che da piccolo ero una peste: un ricordo che mi è rimasto impresso è un tentativo di fingermi un pupazzo di neve, fallito miseramente con un bottone che mi è finito nel naso. Sono molti i bei momenti trascorsi con mia mamma, Valentina, e mio papà, Sebastiano; in particolare ricordo con piacere che durante l'estate mi portava con lui durante il periodo della trebbiatura. Alle elementari mi sono quietato molto, ho iniziato ad appassionarmi allo studio e ho conosciuto coloro che ancora oggi sono i miei migliori amici, Andrea e Azzurra. Inoltre durante le elementari, precisamente nel 2013, nella mia vita è entrata una delle persone più importanti, il mio fratellino Gabriele. Alle scuole medie ho stretto importanti amicizie e sono maturato molto; un punto di svolta è stato, nel bene e nel male, il 2020: quell'anno, che mi avrebbe visto affrontare l'esame di terza media, era iniziato con un'indimenticabile settimana bianca con la scuola, ma nel mese di marzo la vita di tutti noi è stata sconvolta dalla pandemia di Coronavirus. Mi ritengo fortunato, perché nonostante la distanza non sono mai rimasto solo e soprattutto non ho perso nessuno di caro; fu però un periodo così drammatico che pensandoci oggi mi sembra appartenga ad un'altra vita. In quella situazione difficile ho iniziato il mio percorso al liceo Cutelli, nella sezione E: se da un lato compresi da subito di aver trovato dei professori eccezionali, la DAD mi ha precluso la possibilità di conoscere bene i nuovi compagni, finché in 5° ginnasio non sono diventato rappresentante, il che mi ha permesso di apprezzare a pieno ciascuno di loro. Con la fine della pandemia tutti abbiamo ripreso a vivere, e finalmente ho iniziato a godere pienamente della mia adolescenza. Guardandomi oggi posso dire di essere felice, per la mia famiglia, per il mio percorso scolastico, per i numerosi amici che posso dire essere veri e, infine, anche per essere qui a scrivere questa biografia, perché vuol dire aver raggiunto un traguardo importante quanto inaspettato.
Fra i classici della letteratura italiana i miei autori preferiti sono Giovanni Verga e Luigi Pirandello, siciliani come me, mentre i miei libri preferiti in assoluto sono quelli della saga di Harry Potter. Preferisco le serie TV ai film, ma se dovessi scegliere i miei preferiti sarebbero "La vita è bella" e "Il padrino". Riguardo la musica, non ho un genere prediletto e generalmente ascolto la musica del momento; i miei cantautori preferiti sono Blanco e Ultimo, mentre guardando ai grandi del passato apprezzo molto De Andrè e i Queen.
Per 13 anni ho praticato nuoto, mentre oggi prediligo giocare a pallavolo. Sono un grande appassionato di Formula 1 e la mia scuderia preferita è la Ferrari; ogni tanto anch'io vado in pista con i go-kart. Invece nel calcio la mia squadra preferita è la Juventus. Ho un forte interesse per la storia, in particolare quella romana e contemporanea, ma anche per ingegneria edile e meccanica, discipline su cui vedo spesso dei documentari.
Il mio sogno nel cassetto è lavorare nel mondo della Formula 1, come ingegnere nel reparto corse della Ferrari.
Durante la pandemia ha sentito la vocazione per la professione di medico, poiché ritengo che non ci sia nulla di più gratificante che aiutare gli altri.
La mia materia preferita è senza dubbio letteratura italiana, ma mi piacciono molto anche latino, storia e matematica. Inoltre mi piacerebbe riprendere lo studio del francese, che ho iniziato alle medie.
Non scrivo molto al di fuori del contesto scolastico, perché non la trovo un'attività particolarmente piacevole e soprattutto richiede un grande sforzo di creatività, che non è il mio forte. Tuttavia ritengo che la scrittura sia molto utile per mettere ordine fra i pensieri, quindi tendo a scrivere idee e riflessioni.
Non sono venuto direttamente a conoscenza dei Campionati, poiché è stata la mia scuola a chiedere ai docenti di selezionare gli studenti con la media migliore. Da quando ho partecipato per la prima volta in 4° ginnasio mi sono sempre esercitato rispondendo ai quesiti degli anni precedenti.