Sono a nato a Genova il 3 dicembre 2006. In quinta elementare ho deciso di tentare l'esame di ammissione nel conservatorio di Genova, il Niccolò Paganini, in violino, strumento che suonavo seriamente da poco meno di un anno. Sono riuscito ad essere ammesso e ormai lo frequento da sei anni. Sono all'ultimo anno dei corsi Propedeutici. Poi con molta calma ho scelto il liceo classico, precisamente il Liceo C. Colombo, di cui adesso frequento il terzo anno. Fin da piccolo ho sempre praticato uno sport: prima il nuoto, per poco tempo; poi il calcio, per tre anni; infine la pallacanestro, che ormai pratico da otto anni e mi sta dando le prime vere soddisfazioni.
In quanto a libri, quello che mi ha colpito di più è stato Fango, di Niccolò Ammanniti, scrittore che da qualche tempo a questa parte mi ha interessato abbastanza; devo un a menzione speciale al ciclo della tribù Malaussène, di Daniel Pennac, a cui mi sono avvicinato prima con il film tratto dal Paradiso degli Orchi. Parlando di film, devo dire che ne ho sempre visti tanti, di ogni genere, grazie agli interessi dei miei genitori: i due che mi hanno stupito di più sono stati Shining e 2001: Odissea nello spazio, entrambi di Stanley Kubrik, ma il film che rivedrei più volte consecutive è Forrest Gump, di Robert Zemeckis. Dovrei fare un discorso particolare sulla musica che ascolto. Sicuramente il primo genere è la classica, quella che suono, in tutti i suoi periodi, dal Barocco a Shostakovich, in particolare nutro una particolare attrazione per le Sonate e Partite per violino solo di Bach; poi, oserei dire logicamente, passo alla musica rap, sia italiano, come Frankie hi-nrg e Caparezza, sia americano, come Eminem e i Run DMC, e ancora alla musica dei grandi gruppi anni ottanta, come The Police, gli AC/DC, per citarne alcuni, e ancora indietro fino ai Beatles, ma anche Ray Charles, Chuck Berry e Stevie Wonder. Un'altra menzione speciale la devo a Elio e le Storie Tese.
Ho tre hobby principali: gli scacchi, il Cubo di Rubik e Blender. Andando con ordine, ho imparato le regole degli scacchi da piccolo, ma non ho mai approfondito l'argomento, fino al 2020: ho scoperto tutta la teoria che è stata formulata dietro a quelle 64 caselle e non ho potuto fare a meno di entrare in questo mondo, così ho iniziato a giocare su alcune piattaforme online, in cui sono arrivato a un punteggio Elo di circa 1100, ma ho battuto anche l'Intelligenza Artificiale a 1500 punti. Circa nello stesso periodo, avevo deciso di imparare a risolvere il Cubo di Rubik 3x3 e ci sono riuscito, scoprendo anche qua quanto sia un argomento approfondito e come sia piuttosto ampia la comunità dei cosiddetti Speedcubers: per ora, ho raggiunto un record di 15 o 16 secondi nel 3x3, tempo non più avvicinato. Trovo ancora difficile raggiungere l'attuale record del mondo di 3,47 secondi. Serve qualche spiegazione in più riguardo Blender: è un programma di modellazione poligonale, ossia uno di quei programmi con cui, per esempio, fanno i cartoni animati o gli effetti speciali nei film. Essenzialmente c'è la possibilità di creare qualunque cosa, purché si scopra come: infatti "poligonale" vuol dire che la modellazione (primo parte di un qualunque progetto) si basa sui solidi e le figure piane, divise, come la geometria insegna, in vertici, spigoli e facce, che possono tutti essere maneggiati; poi ci sono altre funzioni per creare modelli sempre più complessi. In questo campo sono perlopiù autodidatta: non ho mai frequentato un corso specifico, ma ho imparato con i quasi infiniti video tutorial su YouTube. Per ora mi sono dedicato maggiormente al fotorealismo, ma uno stile che adoro è quello che chiamano low poly. Sono riuscito a riempire il drive del mio computer con tutti i progetti che fatto e non è ancora abbastanza. Non mancano poi i pomeriggi liberi passati al campetto.
"Ho solo calzini".
Penso che la prima scelta che dovrei fare è tra il lavoro nell'ambiente musicale, come un'orchestra, e quello fuori dell'ambiente musicale, ma non mi sono ancora attrezzato per trovare una soluzione: finora continuo a considerare entrambe le opzioni allo stesso modo. Comunque, ultimamente, pensando al percorso di studi universitario, mi ha interessato molto il mondo della fisica, e penso che mi piacerebbe lavorare in questo ambito, anche se non come insegnante.
Non ho mai avuto una vera preferenza sugli argomenti di studio, ho sempre trovato interessante ogni materia che mi è stata proposta, sia quelle scientifiche, sia quelle umanistiche. Tuttavia sto iniziando a trovare una certa bellezza nella matematica e nella fisica che non avevo mai notato prima e mi interessa sempre di più approfondirle.
Per me la scrittura è sempre stata un'attività a scuola: non mi sono mai seduto alla scrivania a casa con l'intento di scrivere per puro diletto. Ma non è mai stato un peso scrivere, anzi quando a scuola capita il tema mensile di italiano sono sempre due ore leggere, senza tensione: a volte mi piacerebbe avere più tempo per curare minuziosamente tutti gli aspetti di ciò che scrivo.
Sono venuto a conoscenza dei Campionati di italiano durante il secondo anno di liceo, quando la professoressa mi ha proposto di partecipare. Quell'anno mi sono preparato con le prove precedenti disponibili sul sito dei Campionati; quest'anno, a essere sinceri, non mi sono preparato particolarmente per le gare.