Mi presento

Elisa Pagni

Elisa Pagni

Frequento la 11 (triennio) del Albert Einstein Gymnasium a Berlino (Est.)

Abito a Berlino (Berlino)
Brandeburgo
Germania


Chi sono

Mi chiamo Elisa e ho 16 anni. Vivo a Berlino con mia madre e mia sorella. Mio padre vive a Bologna con mia nonna, non li vedo spesso però ogni estate li raggiungo per le vacanze. Frequento la scuola superiore Albert Einstein Gymnasium, l’undicesima classe, e lavoro da babysitter al pomeriggio.

Letture, film, musica preferiti

Direi che il mio libro preferito in assoluto è “L’estate che sciolse ogni cosa” di Tiffany McDaniel; ne sono venuta a conoscenza attraverso il progetto Xanadu, tratta di un ragazzo che nel 1985 conosce un coetaneo che dichiara di essere il diavolo. È un libro a cui mi sono affezionata molto e che adoro rileggere. Per quanto riguarda il mio film preferito la questione è un po’ più complicata: non saprei definire un solo ed unico film come il mio preferito. Ne guardo talmente tanti che le mie opinioni mutano costantemente; ultimamente insieme al mio fidanzato mi sono imposta l’obiettivo di riguardare in ordine corretto la saga Star Wars, perciò al momento sono molto presa dalle pericolose vicende di eroi galattici. Direi quindi che per ora i miei film preferiti sono il terzo e il sesto episodio di Star Wars, ma sono certa che presto cambierò idea. In generale mi piacciono i film con atmosfere visive affascinanti, ambientazioni ricercate, fotografie esteticamente interessanti; film in cui scenografia e fotografia sono particolarmente curate e significative, (in parte) indipendentemente dalla storia. In più apprezzo sempre una buona colonna sonora, anzi, rimango sempre stupita dal ruolo che la musica svolge nei film. Parlando di musica, anche qui a livello di gusto posso essere molto versatile. Mi piace sempre scoprire musica a me sconosciuta e cercare nuovi stili e generi musicali. Io do una grande importanza alla musica: la posso ascoltare ovunque e su di essa su basa il mio stato d’animo. Basta una canzone triste per rendermi malinconica, così come una canzone vivace può farmi felice. Ascolto la musica appena mi sveglio per darmi un po’ di carica per il giorno e ascolto musica la sera per addormentarmi. Anche in questo caso però non so dire con precisione quale sia la mia canzone o il mio genere preferito. Non sono una grande amante di musica commerciale o trap italiano, ma del resto penso mi piaccia abbastanza tutto. Negli anni scorsi mi sono appassionata alla musica indie italiana, mi piace molto Franco126 oppure Frah Quintale, però ultimamente apprezzo molto anche cantanti tedeschi come CRO o francesi come Angele. Devo però ammettere che il mio gusto musicale si basa anche dalle persone che mi circondano: spesso mi faccio consigliare nuovi generi dai miei amici, adoro vedere due gusti separati collidere e mischiarsi. Ad esempio, da quando conosco il mio fidanzato mi sono avvicinata al genere Reggae, che prima quasi non ascoltavo.

Hobby, interessi, curiosità

Direi che una delle mie principali passioni è la danza; ballo Hip Hop da quando ne ho memoria, è sempre stato uno svago per me e una disciplina che sicuramente intendo continuare anche negli anni a venire. Oltre a essere un modo per distrarmi e sfogarmi, imparare coreografie stimola le mie capacità cognitive e la mia memoria. Mi piace mettermi alla prova, esprimere con il corpo come percepisco la musica e vedere come gli altri la percepiscono a loro volta. Inoltre la musica in sé è sempre stato un mio grande interesse; secondo me il gusto musicale di una persona racchiude tutte le caratteristiche necessarie per comprendere un individuo; basta conoscere le Playlists di una persona per capire con chi ha a che fare. La musica è uno dei mondi più privati e allo stesso tempo più condivisi che io conosca. Non mi vorrei dilungare troppo, perché di questo argomento potrei parlare per ore… Nel mio tempo libero mi piace anche cucire e cucinare; mi definisco una persona abbastanza creativa ma troppo pigra per effettivamente concludere i mille progetti che mi passano per la mente. Vivo in una famiglia con una vena artistica molto presente: mio padre è un grande amante della letteratura; mia sorella è straordinariamente dotata per quanto riguarda il disegno e in generale l’arte visiva (fotografia, pittura, scultura,…); a mia madre invece appassiona il canto e il ballo. Quindi sono cresciuta tra mille stimoli e ispirazioni, ma credo che la mia vocazione la debba ancora trovare.

Il mio sogno...

Il mio sogno nel cassetto, come gran parte dei miei coetanei, direi che è viaggiare e fare esperienze al di fuori dell’Italia e della Germania. Mi piacerebbe fare sei mesi di Interrail per scoprire e imparare culture e usanze a me ancora ignote. Vorrei tornare in India e apprendere le usanze e tradizioni locali, oppure raggiungere mio padre a Plum Village in Francia. Insomma, vorrei espandere le mie conoscenze il più possibile.

Il lavoro che mi piacerebbe...

Sinceramente non lo so ancora, anzi, il futuro è un argomento che un po’ mi spaventa. So che sicuramente vorrò studiare all’università, non so ancora bene cosa, ma probabilmente storia o letteratura. Mia sorella per esempio sta studiando la storia egiziana, argomento che mi ha sempre interessato molto, perciò magari seguirò le sue orme.

Le materie che mi interessano di più...

Secondo me gli argomenti trattati in materie scientifiche come fisica, chimica o biologia (fino a quando gli si capiscono) sono interessanti e intriganti, talvolta persino affascinanti. Il mio problema è che spesso e volentieri non li capisco, quindi tutto questo fascino io non lo colgo. E per quanto sia vero che più una materia è difficile più è grande la soddisfazione di aver capito, preferisco di gran lunga materie umanistiche come l’italiano o la filosofia o la storia, dove si può studiare la natura dell’uomo, il uso pensiero, le sue credenze, svelando lentamente i contorti e intricati misteri dell’umanità.

Il mio rapporto con la scrittura...

Scrivere è sempre stato un piacere, sia a scuola che al di fuori di essa; da piccola passavo il mio tempo libero a inventare favole, canzonette o piccoli pezzi teatrali con le mie amiche, ma oramai a causa di impegni e talvolta di pigrizia non scrivo quasi più. Ciò nonostante cerco di aggiornare quotidianamente un diario, giusto dieci minuti al giorno, per intenderci. Anche se spesso non ho voglia di sedermi e mettermi a scrivere, una volta iniziato mi diverto moltissimo (come in questo momento, anche se forse non è richiesto scrivere tanto, se mi ci metto potrei scrivere interi papiri). Con la scrittura me la cavo abbastanza bene, è un modo per esprimermi chiaramente, senza giudizi o interruzioni. Poi io ho sempre ammirato e mi ha sempre affascinato il naturale scorrere del linguaggio, la fluenza, la bellezza delle parole italiane. L’italiano (scritto e parlato) è quasi melodico, delicato, soave, e proprio per questo ritengo molto importante mantenere viva questa lingua, attraverso canzoni, poesie e libri.

Come ho conosciuto le Olimpiadi di italiano e come mi sono preparato

La prof.ssa Cristiana Navalesi- insegnante di italiano alla mia scuola- mi ha presentato le Olimpiadi l’anno scorso, convincendomi a partecipare. Quest’anno, in seguito alla vittoria dell’anno scorso, ho tentato nuovamente. Come preparazione sto svolgendo le prove degli anni passati.