Mi chiamo Riccardo Benvenuto, ho 18 anni e vengo dal Friuli Venezia Giulia. Studio al liceo scientifico "Le Filandiere", che mi dà sempre la possibilità di mettermi alla prova in iniziative come questa.
I miei gusti in fatto di letture sono molto variati nel tempo. Da bambino volevo sentire e risentire i poemi omerici che mia nonna mi raccontava in una versione adattata, assieme a favole di gnomi e folletti. Pian piano, crescendo, ho cominciato a leggere serie fantasy e di fantascienza, che mi hanno accompagnato per lungo tempo. Adesso, pur non avendo perso la passione per il mondo del fantastico, leggo principalmente romanzi realistici, in particolare di carattere storico o biografico. Il libro che ho più apprezzato, per completezza e stile, è "L'Architettrice" di Melania Mazzucco. Sia per la musica che per i film non ho mai avuto particolari preferenze, né riuscirei ad indicare il brano o la pellicola che più mi è piaciuto in assoluto. A differenza della lettura, nella quale sono sempre stato più selettivo, in questi campi ho esplorato tutto quello che mi si presentava davanti, riuscendo a trovare in ogni stile o genere qualcosa che tuttora mi piace molto e qualcos'altro che non mi convince.
La mia più grande passione è da più di dieci anni suonare il pianoforte. Un hobby che mi ha sempre accompagnato e dato soddisfazione, man mano diventando competitivo ma sempre mantenendo quella leggerezza che all'inizio mi ha portato a scegliere lo strumento. Per il resto, mi hanno sempre appassionato le scienze, in particolare la fisica, e la tecnologia, soprattutto per la parte di programmazione.
Il mio sogno nel cassetto è conoscere il mondo: imparare nuove lingue, culture, ricette e conoscere persone in un certo senso diverse da me, che sono di conseguenza fonte di nuove conoscenze ed informazioni. D'altro canto sono molto affezionato alla famiglia e ai luoghi in cui sono nato e sempre vissuto, per cui vorrei un giorno smettere di viaggiare e creare una mia famiglia, nella quale poter trasmettere tutte quelle conoscenze che - spero - i viaggi mi avranno insegnato.
Dopo il liceo vorrei studiare ingegneria, anche se non so ancora quale delle numerosissime specializzazioni mi piacerebbe di più. So che in ogni caso, che si tratti di un'ingegneria meccanica, informatica o aerospaziale, potrei partecipare ai dei progetti che porterebbero alla produzione di qualcosa di utile per me e per tutti.
Mi appassiona più di tutto la fisica, che mi permette di conoscere più a fondo il nostro mondo e quello che succede al suo interno, seppur invisibile. Guardandomi indietro, però, apprezzo molto anche la filosofia, la letteratura italiana e quella latina, che assieme mi danno la possibilità di confrontarmi con il passato e con un altro tipo di cultura e tradizione, anche mettendo in dubbio tutte le mie certezze e spingendomi a trovare sempre nuove soluzioni.
Per quanto non mi siano mai pesati i temi a scuola, non ho mai avuto né il desiderio né grandi occasioni di scrivere, o almeno non per altri. Nella mia vita privata scrivere è il mio modo di studiare: mi permette di collegare più linearmente e logicamente i concetti che apprendo e di individuare eventuali mancanze o lacune che necessito di colmare. L'unica cosa che mi dispiace è che con il tempo ho preso l'abitudine di scrivere al computer, cosa che ora mi risulta comoda e veloce ma che mi allontana sempre più dalla carta, che essendo un qualcosa di materiale dà una sensazione del tutto diversa rispetto ad una sterile pagina di word.
A scuola ormai si fa da anni e da tre anni ne prendo parte attivamente. Quest'anno ho lavorato molto di più nella fase di preparazione, provando e riprovando le prove degli anni passati e esercitandomi in piattaforme online che mi hanno consegnato le insegnanti che mi seguono nel progetto.