Mi presento

Emanuele PERRETTI

Emanuele PERRETTI

Frequento la 3 (triennio) del LICEO CLASSICO 'Gioacchino da Fiore' RENDE a Rende (CS)

Abito a Rende (Cosenza)
Calabria
Italia


Chi sono

Mi chiamo Emanuele e sono nato a Reggio Calabria in una caldissima mattina di luglio del 2007. Quando avevo all'incirca un anno, mia madre decise di fare un periodo di prova all'ospedale di Cosenza per un'eventuale trasferimento. Quella che doveva essere una sistemazione provvisoria si è trasformata nella nostra situazione stabile, e così sono cresciuto qui con mio fratello Andrea, iniziando la scuola e tutte le mie altre occupazioni, ma rimanendo però legatissimo all'estrema punta dello Stivale per gli affetti che sono rimasti lì e per il mare.

Letture, film, musica preferiti

Tra i libri che più mi hanno (de)formato c'è "Il Silmarillion" di Tolkien, che ritengo, insieme ad altri pilastri del genere fantasy (la saga di Harry Potter tra tutti), romanzi di diverso genere ("I miserabili" di Hugo, "Piccole donne" della Alcott, "Lessico famigliare" di Natalia Ginzburg e altri ancora), ed una segreta passione per i fumetti Disney, una parte fondamentale di me. Adoro anche la poesia, soprattutto quella di Leopardi (al quale spesso vengo paragonato), di Pascoli e di Gozzano. Tra i testi poetici che più mi hanno colpito nel corso del tempo ci sono "L'infinito", "A Silvia" e "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" di Leopardi, "Novembre" e "X Agosto" di Pascoli e infine "La Signorina Felicita, ovvero la felicità" di Gozzano. Malgrado mio padre faccia di tutto per convertirmi, non sono un appassionato di cinema; ciò non toglie che nel corso del tempo alcuni film mi abbiano colpito particolarmente. Sono in genere pellicole immaginifiche e prive di una trama vera e propria: mi riferisco a "Mulholland Drive" di David Lynch, "Amarcord" di Fellini e "Il posto delle fragole" di Ingmar Bergman. Al contrario, sono stato influenzato molto da mio padre, specie all'inizio, in fatto di gusti musicali: è stato lui ad iniziarmi al culto dei grandi cantautori italiani, Franco Battiato su tutti. Nel corso del tempo ho iniziato ad apprezzare alcuni "grandi del passato", come li chiama Battiato in "Inneres Auge", mentre rimango colpevolmente ignorante per quanto riguarda la musica che ascoltano i miei coetanei. Tra i classici, malgrado l'opinione contraria di qualche musicista tra quelli che conosco, è Bach ad occupare un posto speciale nel mio cuore; apprezzo anche la musica sacra e mi piace molto il jazz, specie nelle sue varianti latinoamericane.

Hobby, interessi, curiosità

Oltre alla lettura di libri e fumetti, che mi accompagna da quando ero molto piccolo, prima tramite la voce dei miei genitori e poi per conto mio, dalla prima media l'hobby che più mi impegna è suonare il sassofono, passione cresciuta nel corso del tempo e negli ultimi anni divenuta parte integrante della mia vita. Certo, suonare bene significa lavorare sodo e dedicarsi anche al solfeggio (che pure non è così male come si dice), ma mi dà grandissime soddisfazioni. La cosa che più mi interessa, però, è la vita delle altre persone. "Sei un pettegolo e basta" dicono i più, ma in realtà io voglio conoscere i fatti degli altri non per controllarli (cosa di cui, data la mia eccessiva empatia, non sarei forse neanche capace), ma per capirli veramente. Mi interesso anche all'ambito scientifico, in particolare alla fisica, e trovo affascinante anche la matematica.

Il mio sogno...

Conoscendo le persone, sono colpito dalla sofferenza e più in generale da tutte le emozioni che le sconvolgono. Leopardi, il mio poeta preferito, forse non è la terapia migliore per queste cose, ma vorrei essere io ad aiutare gli altri, nella mia professione futura e come semplice essere umano: il mio sogno è, in fin dei conti, che qualcuno un giorno possa ripensare a me con affetto per qualcosa che gli ho dato in un momento di difficoltà.

Il lavoro che mi piacerebbe...

Arriviamo alle note dolenti. Alla domanda "che cosa vuoi fare da grande" ho risposto, nel corso del tempo, nei modi più svariati, non considerando mai veramente il problema. Adesso che il tempo inizia a stringere, pensando alle mie attitudini e al mio sogno di aiutare le persone, sto considerando l'idea di diventare psicologo, sebbene la società umana mi interessi anche di più dei singoli suoi componenti. "Esiste psicologia sociale" mi ha detto una volta qualcuno: chissà se riuscirò a prendere due piccioni con una fava.

Le materie che mi interessano di più...

Frequentando il liceo classico, la lingua greca mi ha sempre conquistato, in ogni suo aspetto, comprese le più inutili nozioni di grammatica storica; quest'anno ho iniziato a studiare anche la la letteratura e la apprezzo ancora di più. Al contrario di molti miei compagni, adoro anche la perfezione della matematica, che vorrei studiare più a fondo, pur non avendo molto tempo. Con la filosofia ho un rapporto di amore e odio: la detesto quando si crede giunta ad un punto di arrivo, la apprezzo nel suo percorso di comprensione delle cose; nel complesso, comunque, la ritengo inferiore tanto alla letteratura quanto alla matematica.

Il mio rapporto con la scrittura...

Scrivere non è esattamente uno dei miei hobby, perché soltanto saltuariamente mi dedico a questa attività che pure apprezzo moltissimo. La scrittura è per me prima di tutto qualcosa di sacro, che ha bisogno di silenzio e riesce a mettere ordine tra le cose. Più che dedicarmi a storie di fantasia, infatti, scrivendo cerco di capire la realtà che mi circonda, e spesso, più che testi veri e propri, i miei sono appunti su ciò che mi succede. Scrivo ogni tanto delle poesie, che custodisco anch'esse gelosamente.

Come ho conosciuto le Olimpiadi di italiano e come mi sono preparato

L'anno scorso ho avuto il piacere di partecipare ai Campionati giungendo alla finale, e quest'anno ho seguito lo stesso percorso, dedicandomi prima agli allenamenti e poi affrontando le varie prove.