Ciao sono Paolo, nato a Sondrio, fra le montagne lombarde, nell'aprile di diciannove anni fa. Ho vissuto gran parte della mia vita in movimento fra la Valtellina, e in particolare Aprica, paese natale dei miei genitori, dove trascorro gran parte delle mie vacanze e dei miei weekend, e Osio Sotto, a una quindicina di chilometri da Bergamo; qui frequento la classe EsaBac del Liceo scientifico Filippo Lussana. Sono alto, molto alto. Ho gli occhi e i capelli castani e porto gli occhiali. In famiglia siamo in quattro e mio fratello minore ed io siamo inseparabili. Amo la scuola e mi piace imparare nuove cose, per soddisfare la mia inguaribile curiosità. Nonostante a volte possa essere testardo, ritengo che le mie qualità migliori siano l'altruismo e la sincerità.
I libri hanno da sempre fatto parte della mia quotidianità e cerco ogni giorno di dedicare loro del tempo, solitamente prima di addormentarmi. Il mio romanzo preferito, letto per ben tre volte, è "Le sette montagne" di Paolo Cognetti. Ultimamente, mi interesso molto anche alla lettura dei classici e, procedendo con il programma scolastico, cerco di leggere, quando possibile, le opere più importanti della letteratura italiana, francese ed europea. Per quanto riguarda invece i film, non li amo molto e mi capita di guardarli raramente: preferisco spendere qualche ora all’aria aperta. Infine, la musica. Da questo punto di vista sono consapevole di allontanarmi molto dai gusti dei miei coetanei: detesto trap e rap e ascolto soprattutto musica italiana, in particolare quella dei grandi cantautori della nostra tradizione, come Dalla, De André, Battiato e Vecchioni.
Da buon valtellinese, in cima alla lista dei miei interessi non può che esserci la montagna, in tutte le sue forme e sfumature: amo sciare, fare escursioni, scoprire cosa la natura può offrirmi e sdraiarmi semplicemente a leggere su un prato. Per quanto riguarda lo sport, sono molto interessato a calcio, F1 e tennis. Sono un grande tifoso dell'Inter e della Ferrari.
Credo che quando si sogni sia necessario farlo in grande. Proprio per questo ho deciso di non pormi limiti: il mio sogno è quello di fare qualcosa per l'umanità, quello di essere utile, in qualsiasi modo, alla specie umana. Spero che, in questo modo, in futuro altre persone, ispirate dal mio esempio, potranno fare lo stesso. Più facile a dirsi che a farsi, almeno per ora…
Negli ultimi mesi ho dovuto compiere la difficile scelta sul mio futuro: ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Matematica, materia che amo fin da quando ero piccolo. Per ora, preferisco tuttavia procedere a piccoli passi e focalizzarmi solo sull’università, mentre il mondo del lavoro costituisce ancora un universo sconosciuto.
Devo ammettere di amare molto la scuola e di apprezzare quasi tutte le materie, in particolare matematica e letteratura; frequento inoltre il corso Esabac e perciò studio francese e, a fine anno scolastico, potrò anche ottenere il diploma di Maturità francese.
Ho sempre amato scrivere, fin dalla scuola elementare. Da una parte, ho scritto per ragioni scolastiche, apprezzando la varietà di stimoli che i miei insegnanti di italiano hanno sempre saputo fornirmi, mentre dall’altra negli ultimi due anni ho scoperto il potere terapeutico che la scrittura può avere: gettare infatti i miei sentimenti sui fogli mi aiuta molto spesso a comprenderli e, dunque, a conoscermi meglio.
Sono venuto a conoscenza della competizione grazie alla mia professoressa di italiano un paio di anni fa e nelle scorse due edizioni sono riuscito ad accedere alla finale: ho deciso dunque di partecipare anche quest’anno, desiderando anche sfruttare la bella opportunità di svolgere la finale in presenza. Dato che conoscevo già il genere di prove che avrei affrontato, non ho effettuato alcuna preparazione specifica per le varie fasi della gara.