Mi presento

Sara  Ranghetti

Sara Ranghetti

Frequento la 1D (biennio) del Marzoli a Palazzolo s/O (BS)

Abito a Pontoglio (BRESCIA)
Lombardia
ITALIA


Chi sono

Mi chiamo Sara Ranghetti, ho 14 anni e vengo da Pontoglio, un piccolo paesino in provincia di Brescia. Piccolo, ma non insignificante. Al contrario è famoso per un prodotto gastronomico: i casoncelli di sant’Antonio, una sorta di ravioli ripieni, squisiti. Inoltre numerosi sono stati i partigiani pontogliesi che combatterono per la Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, come il capitano Tommaso Bertoli. La mia famiglia è formata da me, i miei genitori e mia sorella maggiore, studentessa universitaria.

Letture, film, musica preferiti

Quando ho del tempo libero, mi piace scovare metodi per catapultarmi in altri mondi. Per questo adoro leggere libri e guardare film, soprattutto di genere fantasy o di fantascienza. Il mio libro preferito è “1984”, di George Orwell.

Hobby, interessi, curiosità

Sono una persona molto creativa e ogni giorno scopro un nuovo hobby! Amo disegnare, cantare, ballare, scrivere, ascoltare musica, fare creazioni con la carta… Non sono brava in tutto, ma mi piace scovare nuove passioni. La più importante tra queste forse, oltre alla pallavolo, è la natura: indescrivibile è la sensazione di libertà che provo quando mi trovo in un bosco tra gli alberi o sulla sabbia in riva al mare o in montagna sulla neve.

Il mio sogno...

Il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di studiare all’estero, come in Australia e poi lavorare nel campo della scienza, dato che frequento un istituto tecnico ad indirizzo chimico-biotecnologie ambientali.

Il lavoro che mi piacerebbe...

Mi piacerebbe lavorare in un laboratorio di ricerca sulla natura, studiando gli organismi viventi, quindi forse la professione di biologia potrebbe essere la scelta ideale.

Le materie che mi interessano di più...

Mi piace frequentare la scuola, perciò non posso dire che siano materie che “odio”. Ho sempre amato le materie letterarie, in particolare scrivere testi, ma ovviamente anche scienze e matematica non sono mai state da meno. Quest’anno, in particolare, mi sono appassionata alla chimica: è una di quelle materie che sono contenta di studiare e sono un elemento chiave per il mio percorso di studi.

Il mio rapporto con la scrittura...

Ho sempre avuto un buon rapporto con la scrittura. Penso che sia il modo più esaustivo per esprimere se stessi, perché la meditata scelta di parole, di personaggi, delle vicende e del modo di raccontarle, dice molto sull’autore o autrice. E’ da quasi un anno ormai che ho iniziato a scrivere un diario, su cui annoto quotidianamente, raccontando le mie giornate e in particolar modo le mie emozioni, le mie riflessioni. E’ un metodo eccezionale per “lasciar andare” le preoccupazioni, le ansie, le angosce che non riesco a dire a voce.

Come ho conosciuto le Olimpiadi di italiano e come mi sono preparato

Ho conosciuto il progetto dei campionati grazie alla mia professoressa Barbara Cavalleri, che lo ha presentato alla classe, consigliando a me e ad altri miei compagni di provare a partecipare. Ero a dir poco in ansia inizialmente, perciò mi sono esercitata a lungo, in modo da avere tutto sotto controllo. Ho usufruito di alcuni link contenenti esercizi che le mie professoresse mi inviavano, anche pertinenti alle prove di anni passati. In questi giorni continuerò con lo stesso metodo, tentando però di non lasciarmi travolgere dall’agitazione per “gustarmi” al meglio questa avventura. Sono molto orgogliosa e soddisfatta di questo traguardo e anche se non mi classificherò tra i primi posti, sarò sicura di aver dato il meglio di me.