Sono un ragazzo di diciotto anni (anche se sono convinto di averne ancora diciassette) che vive in un paesino di campagna da meno di novemila anime in provincia di Arezzo. Sono Franco-italiano e ho una grande passione per la musica: suono la chitarra e ho un buon orecchio, ma delle dita un po' impacciate. Sono anche un poeta, pur vivendo in un secolo in cui l'intelligenza artificiale ci corregge le mail di lavoro. E ovviamente mi considero una persona simpatica. E ho una spalla sublussata (ha importanza? non credo).
Calvino, Thomas Mann, Suskind, Maurice LeBlanc, Murakami, Asimov. Fantastic Mr Fox, Pulp Fiction, Catch Me If You Can, Being John Malkovich, The Dark Knight, Ovosodo. Led Zeppelin, Radiohead, Daft Punk, Simon & Garfunkel, Queens Of The Stone Age, Elton John.
Mi piace dibattere. Certo non con i vicini o le vecchiette, ho una timidezza che me lo impedisce; no, dibatto a livello regolamentato nella squadra del mio liceo. Suono la chitarra elettrica in una band, leggo poco ma in fretta e mi mantengo in forma facendo calistenia; se riesco guardo qualche film. Sono attratto in generale da tutto quello che rappresenta un mezzo di comunicazione e di espressione. In poche parole, mi piace parlare di me. Vorrei giocare di più a scacchi e studiare per la patente e andare in bici, ma non ne ho mai il tempo.
Si può ancora sognare?
Non è una domanda a cui so dare risposta. Ci sono lavori che sogno e altri che sento che dovrei fare, ma non so dove si trovi il punto di unione tra questi due opposti. Mi dicono che uno come me dovrebbe fare fisica, ma mi dicono anche che uno con le mie passioni non può non studiare letteratura.
Mi interessa la fisica, la matematica, la filosofia, l'antologia, e la letteratura a volte.
Scrivo direi per necessità e non per "diletto". Necessità di esprimermi su un argomento, dentro o fuori la scuola, di elaborare un concetto o un particolare del quotidiano, di sfogarmi (a volte). Se scrivo è perché voglio comunicare qualcosa; e infatti non sono né molto prolifico né abitudinario. Il più delle volte ritrovo una scheggia del mio carattere nel testo finito, al punto da rendermi talvolta persino fastidiosa la rilettura. Altre volte è bello ritrovare un giovane me nei miei scritti più vecchi, una mia versione -per esempio- che crede nell'amore.
Sono venuto a conoscenza dei campionati attraverso le circolari mandate dal mio liceo agli studenti dell'istituto. Mi sono preparato attraverso una buona educazione all'antologia e alla grammatica, durata dal primo anno di scuole medie fino alla prima di liceo. Per il resto vado "a naso".