Ciao a tutti! Mi presento, sono Beatrice Calderoni e frequento la classe terza al Liceo Classico Muratori San Carlo di Modena. Sono una ragazza molto semplice: come qualsiasi liceale, cerco di destreggiarmi tra lo studio, lo sport e le amicizie; tento, non sempre con ottimi risultati, di riservare qualche momento delle mie giornate anche alla coltivazione delle mie passioni, a cui la crescente frenesia della mia vita lascia sempre meno spazio. Mi considero una persona positiva e gentile, ben disposta ad aiutare gli altri; una critica che mi è spesso mossa è quella di non credere abbastanza nelle mie capacità.
Una delle letture più significative che abbia mai affrontato è stata "La montagna incantata" di Thomas Mann, su proposta del mio allora professore di italiano, in seconda superiore. Grazie a un guidato e approfondito percorso di analisi, io e la mia classe abbiamo avuto modo di sviscerare la complessità di quest'opera e coglierne gli aspetti più profondi; essa ha fortemente influenzato la mia visione del mondo e spesso, ancora oggi, mi capita di metterla in relazione con episodi o spunti di riflessione tratti dalla mia vita quotidiana. "La montagna incantata" non è un romanzo affatto semplice, che io ho avuto modo di comprendere a pieno soltanto grazie a una sapiente assistenza e alle molte occasioni di analisi in classe; tuttavia, ne consiglio caldamente anche la lettura autonoma, poiché si tratta di un capolavoro non solo della letteratura novecentesca, ma addirittura europea, che non può essere tralasciato. Se la mia esperienza scolastica mi ha permesso di approcciarmi a una letteratura più impegnativa di quanto normalmente non interessi i miei coetanei, in quanto a musica e cinema i miei gusti rientrano assolutamente nella media: il mio gruppo musicale preferito sono gli Arctic Monkeys, la cui discografia spazia per molti sottogeneri del rock, tra cui il garage, l'indie e l'alternative, mentre il mio film preferito è "Chiamami col tuo nome", di Luca Guadagnino, di genere drammatico e sentimentale.
Il mio passatempo preferito, sin da bambina, è sempre stato leggere; purtroppo, ultimamente non riesco a dedicarvi lo stesso tempo di qualche anno fa, anche se mai mi abbandona il desiderio di fiondarmi tra le pagine di un libro non appena si presenti l'occasione. Inoltre, mi piace molto ascoltare la musica e ballare: pratico danza sportiva a livello decisamente amatoriale, ma amo profondamente questa disciplina e tutto il mondo che c'è dietro. In quanto a interessi e curiosità, una mia caratteristica è quella di essere interessata, potenzialmente, a qualsiasi cosa: mi basterebbe soltanto interfacciarmi con una persona appassionata alla materia e coinvolgente nell'esporla, per ritrovarmi a mia volta interessata. Tuttavia, la mia curiosità è principalmente orientata verso gli studi umanistici: penso che frequentare il Liceo ad essi dedicato sia stata una delle scelte migliori della mia vita, in quanto sento di starmi davvero dedicando allo studio di materie in linea con la mia vocazione.
Il mio sogno nel cassetto sarebbe poter dedicare la mia vita allo studio di ciò che più mi appassiona in base al momento, senza dovermi preoccupare di trarne alcun sostentamento; ritengo che una vita trascorsa ad apprendere, senza la pressione esercitata dalle istituzioni scolastiche, potrebbe davvero sublimare la mia natura di persona curiosa, ma bisognosa di tempo e tranquillità per assimilare al meglio quanto studia.
In futuro mi piacerebbe svolgere la professione di giudice; tuttavia, sono consapevole che si tratti di una carriera a cui è molto difficile accedere e che soprattutto richiede non solo anni di studio, ma anche di inserimento nell'ambito legale. Di conseguenza, al momento cerco di tenere aperte quante più strade possibili per il mio futuro, conservando la speranza, e applicandomi per lo scopo, di esercitare una professione in grado di farmi sentire realizzata e utile alla società.
Gli argomenti di studio che più mi appassionano sono la filosofia e la letteratura, in particolare greca, latina e italiana, poiché le considero delle "serrature" attraverso cui, con un occhio abbastanza allenato, è possibile osservare delle bellissime e molteplici sfaccettature dell'animo umano.
Scrivere è una passione che coltivo sin da quanto ero piccola, strettamente collegata al mio amore per la lettura; in più occasioni mi sono ritrovata a scrivere brevi racconti per diletto, anche se sempre a partire da uno stimolo esterno, come un compito assegnato da un professore oppure, al di fuori della scuola, il tema di un concorso letterario o un qualsiasi tipo di ispirazione artistica: un quadro, una canzone o persino un altro testo. Tuttavia, spesso il prodotto finale finisce per distaccarsi molto dallo spunto originale, o perlomeno ampliarlo; mi rende sempre felice l'idea di aver generato dell'arte, in parte nuova, a partire da un altro pezzo d'arte "originale", a sua volta ispirato da moltissime opere che alla fine confluiscono anche in ciò che ho scritto io. Nel corso del tempo, ho tentato di cimentarmi anche nella poesia, ma riconosco che sia un'arte forse al di fuori della mia portata, vista la sua grande complessità.
Sono venuta per la prima volta a conoscenza dei Campionati di Italiano solo quest'anno, quando la mia professoressa di italiano mi ha proposta come concorrente per la sessione scolastica. In preparazione alle gare, ho ripassato gli argomenti di grammatica in cui mi sentivo meno ferrata; per individuarli con più certezza, ho svolto alcune esercitazioni online. Tuttavia, la mia preparazione ormai triennale sulla grammatica greca e latina mi ha permesso di affrontare con una certa serenità perlomeno gli esercizi di grammatica italiana.