Mi chiamo Yuri Nobili e ho quindici anni. Sono nato a San Giovanni in Marignano, un piccolo paese nel sud della Romagna. Nella mia vita la persona che ritengo più importante è mio padre. Lo ammiro e penso che sia una delle persone più colte e istruite che conosco. È stato lui a trasmettermi la passione per le materie scientifiche fin da quando ero bambino; anche se non riuscivo a capire ciò che mi spiegava per qualche motivo rimanevo affascinato. Inoltre ho scelto la stessa scuola che ha frequentato mio padre: l’ITIS E. Mattei di Urbino, nello specifico l’indirizzo chimica, di cui frequento il secondo anno. Quando provo a descrivermi mi vengono in mente principalente difetti, nonostante tutti mi dicano che sono molto migliore di quello che penso e che mi sottovaluto troppo. Nonostante questo cerco sempre di essere disponibile per gli altri, soprattutto offro il mio aiuto negli ambiti in cui sono più bravo e provo a portare tutti al mio livello. Questo è uno dei pochi aspetti del mio carattere che apprezzo veramente.
Fra i miei scrittori preferiti c’è Tolkien, da quando ho letto “Il Signore degli Anelli” mi sono appassionato alla sua scrittura. Inoltre mi piacciono molto le opere di Orwell come “1984” e “La Fattoria degli Animali”. Un’altra lettura che ho sinceramente apprezzato è “Novecento” di Alessandro Baricco. Riguardo al cinema, preferisco i film d’azione perché quando guardo un film voglio rilassarmi con qualcosa di poco impegnativo mentalmente. Nonostante questo, quando mi capita di guardare un film drammatico riesco comunque ad apprezzarlo, infatti fra i miei film preferiti in assoluto non posso non citare Interstellar di Christopher Nolan. Il genere musicale a cui sono più affezionato è il rock vecchio stile, di cui secondo me i massimi esponenti sono stati i Queen. Ci sono anche alti stili che mi piacciono ma non allo stesso livello.
Nel tempo libero mi piace molto andare in moto, anche senza una meta. Lo trovo un’espressione molto forte di libertà serenità. Mi piace anche approfondire argomenti scolastici in autonomia, spinto dalla curiosità.
Riconosco che è un obiettivo molto ambizioso e poco realistico, ma il bello di sognare è proprio provare a far diventare reale ciò che non lo è. Sogno di vincere un premio Nobel, o una qualunque altra onorificenza nel campo delle scienze, per un lavoro di ricerca. Non solo per il premio in sé, ma perché sarebbe la certificazione, la prova, di aver apportato un beneficio all’umanità nell’ambito della mia passione.
Mi piacerebbe molto lavorare come ricercatore in un qualunque istituto di ricerca, magari anche all’estero.
La materia a cui sono più affezionato è la chimica, seguita da matematica e fisica. Negli ultimi tempi mi sono anche appassionato ad un’altra materia, non prettamente scientifica: storia, soprattutto contemporanea.
All’inizio del mio percorso scolastico, scrivere non mi piaceva affatto. Questo rapporto è cambiato grazie ad alcuni temi che ho svolto e che mi hanno molto colpito. Adesso scrivere mi piace molto di più e nel tempo libero a volte scrivo, per diletto, pezzi di un possibile romanzo che non vedrà mai la luce.
Me ne aveva parlato per la prima volta la professoressa di Italiano. Avevo partecipato al campionato anche l’hanno scorso, ma all’epoca non ero riuscito ad accedere alla finale. Per esercitarmi ho svolto in autonomia le prove degli anni passati.