Mi presento

Benedetta Vio

Benedetta Vio

Frequento la II CL (biennio) del Liceo Classico e Linguistico E.Montale a San Donà di Piave (VE)

Abito a Caorle (Venezia )
Veneto
Italia


Chi sono

Mi chiamo Benedetta Vio, ho 15 anni e frequento il secondo anno al liceo linguistico. La mia terna di lingue di studio è composta da: inglese (prima lingua), tedesco (seconda lingua) e russo (terza lingua).

Letture, film, musica preferiti

Fin da piccola ho sempre amato leggere, anche se non credo di avere un vero e proprio genere preferito perché, per quanto mi riguarda, un libro ben scritto è bello indipendentemente dal genere. Tuttavia ci sono comunque dei libri a cui sono particolarmente legata: la trilogia de "Il signore degli anelli" di Tolkien, il cui primo volume, "La compagnia dell'anello" è stato il mio primo libro "impegnativo", e "La fattoria degli animali" di Orwell, che ho portato come tema principale all'esame di terza media e che apprezzo soprattutto perché trasmette un potente messaggio di condanna alle dittature, sempre molto attuale e necessario, mantenendo la lettura leggera e scorrevole. Non mi ritengo una cinefila, ma ci sono due film che amo tantissimo: "Il miglio verde", dal messaggio potente e straziante, e "La La Land", un musical bellissimo e tutt'altro che scontato che non smetterò mai di consigliare a tutti i miei amici che non l'abbiano ancora visto. Di musica ne ascolto ma neanche qui ho uno stile ben definito, ascolto molta musica indie, ma non sarebbe strano trovarmi in camera mia a cantare (male, perché sono stonatissima) una canzone, per esempio, di Taylor Swift.

Hobby, interessi, curiosità

Se c'è una cosa che amo fare più di qualsiasi altra è viaggiare, se è all'estero tanto meglio, perché mi dà l'opportunità di vedere qualcosa anche di molto lontano da quello a cui sono abituata. Certamente la voglia di conoscere posti, culture, persone e abitudini diverse dalle mie è uno dei motivi che mi hanno spinta a frequentare un liceo linguistico.

Il mio sogno...

Il mio sogno nel cassetto è visitare l'Indonesia. Non c'è un motivo particolare, se non che vedere le cartoline di quello che sembra essere un paradiso tropicale (quantomeno per i turisti) suscita in me un fascino che nessun altro paese mi dà.

Il lavoro che mi piacerebbe...

Il mio lavoro dei sogni è quello di reporter o di inviata giornalistica, perché rappresenta il connubio tra le mie passioni: viaggiare e conoscere culture diverse e scrivere. Sono totalmente consapevole che sia un percorso difficile da perseguire e pieno di concorrenza, ma sognare non costa nulla dopotutto.

Le materie che mi interessano di più...

L'argomento di studio che mi interessa di più è sicuramente il mondo delle lingue straniere. Tra quelle che studio a scuola, quella che mi affascina di più è il russo, una lingua sicuramente complessa, perché molto diversa dall'italiano, ma anche molto stimolante e che mi ha sempre suscitato molta curiosità.

Il mio rapporto con la scrittura...

Da piccola detestavo scrivere, ma penso sia un sentimento abbastanza comune tra i bambini, abituati a solo ai dettati delle maestre e a temi sicuramente poco stimolanti. Crescendo, invece, ho maturato nei confronti della scrittura un rapporto più profondo, che sconfina dal semplice "scrivere correttamente" e si avvicina di più ad una volontà di "scrivere bene", cioè in un modo che non annoi né me né chi legge.

Come ho conosciuto le Olimpiadi di italiano e come mi sono preparato

Venni a conoscenza dei campionati di italiano già l'anno scorso, perché il mio professore di italiano mi invitò a parteciparvi. Ottenni un buon piazzamento alla fase d'istituto e così quest'anno decisi di partecipare di nuovo. Stavolta riuscii a raggiungere il primo posto e a classificarmi per la fase regionale, alla quale sono stata preparata dal mio docente di storia nel corso di tre allenamenti pomeridiani. Mai, tuttavia, mi sarei aspettata di qualificarmi per la gara nazionale e già questo, al di là del risultato finale, rappresenta per me e la mia scuola (che non ha mai raggiunto un risultato del genere in 8 anni di partecipazione) un grande orgoglio.