Mi chiamo Raffaela, ho 16 anni e vivo a Marigliano con la mia famiglia, composta da mia madre, i miei due fratelli e il nostro splendido cane, che da due anni illumina le nostre giornate, per cui darei la vita. In generale, caratterialmente sono un po' introversa e molto riservata, eppure esattamente l'opposto con le persone giuste. Inoltre, mi considero determinata, testarda (soprattutto quando si tratta di raggiungere un obiettivo) e seria ma anche sensibile, empatica e leale. Amo stare con le persone a cui voglio bene, aiutarle quando ne hanno bisogno e cercare di renderle felici. Ma non solo: amo gli animali, la cultura, le lingue, la scuola, lo sport, l'amore stesso, i sentimenti, viaggiare, e potrei continuare così all'infinito. In pratica, sono innamorata della vita, e di tutto ciò che di bello ha da offrire, ma anche del brutto, perché è necessario conoscere e, a volte, anche vivere le cose brutte, per apprezzare ancor di più quelle belle.
Adoro leggere. Trovo semplicemente incredibile il modo in cui riesca, a volte, a viaggiare nel tempo e nello spazio attraverso la sola lettura di un libro, e credo che sia un concetto magnifico. In realtà, non ho un genere preferito. Mi piacciono i classici, i fantasy e quelli che trattano il tema della crescita personale, ma non sono molto scrupolosa quindi, solitamente, leggo semplicemente quel che mi va. E lo stesso vale anche per il cinema. Libri e film sono entrambi modi di esprimere l'arte, la sola differenza sta nella modalità in cui lo fanno. Infine, amo la musica. Ascolto canzoni praticamente 24/7 e non mi stanco mai. In particolare, mi piace ascoltare la musica inglese, perlopiù pop e rock alternativo. I miei cantanti preferiti sono due band: gli Arctic Monkeys e i Big Time Rush. Quando ascolto una canzone, oltre a melodia, musicalità e ritmo, presto molta attenzione al testo, perché il suo significato, gran parte delle volte, diviene il motivo per cui ascolto una determinata canzone in un dato momento.
Come detto prima, mi piace molto leggere, guardare film e ascoltare la musica, ma la verità è che ci sono così tante cose che mi interessano e che mi piacerebbe fare tutti i giorni che nemmeno 30 ore in una singola giornata sarebbero abbastanza per farle tutte. Per esempio, mi piace disegnare e suonare (o meglio, cercare di imparare a suonare) la tastiera musicale, ma purtroppo gli impegni sono così tanti che diventa impossibile coltivare ogni singola passione. Amo studiare e arricchirmi culturalmente, ma soprattutto amo lo sport: pratico karate da quando avevo 9 anni, mi alleno a casa tutti i giorni facendo esercizi a corpo libero e faccio anche parkour. In generale, mi piacciono tutti gli sport, ma il pilastro, il punto fermo della mia vita è il karate. Si tratta di un'arte marziale giapponese che invita non solo ad avere il pieno controllo del proprio corpo ma anche ad una ricerca spirituale interiore. Questo è il motivo per cui non viene definito esclusivamente uno sport e richiede una forte concentrazione, ma non solo. Il karate è un vero e proprio stile di vita, e quello trasmesso dal mio maestro si basa su 5 valori fondamentali: rispetto, sacrificio, umiltà, passione, famiglia. Inoltre, è da più di un anno che mi alleno anche a corpo libero, attraverso degli esercizi che utilizzano il peso del corpo per creare resistenza e allenare i muscoli, e da qualche mese parkour. Si tratta di uno sport urbano, in cui gli atleti utilizzano lo spazio circostante per spostarsi, nel totale rispetto dell'ambiente e delle persone. È la vera e propria "arte del movimento". Tuttavia, purtroppo molti lo considerano ancora uno sport pericoloso, che praticano i ragazzi che saltano da un palazzo all'altro, quando, in realtà, è uno sport che, praticato in piena sicurezza così come avviene nella maggior parte dei casi, insegna ad avere il pieno controllo sul proprio corpo e sulla propria mente, a riconoscere i propri limiti e superarli e ad essere più sicuri di se stessi.
Ho diversi sogni, che più che sogni sono in realtà dei veri e propri obiettivi. In particolare, il sogno nel cassetto che coltivo da anni è quello di vincere, un giorno, i campionati mondiali di karate. È fin da quando ero piccola, quando iniziai a praticare questa disciplina e a partecipare a varie competizioni, che ho maturato questo desiderio, ma soprattutto da quando ho conosciuto su Internet, grazie a mio padre, Sara Cardin, campionessa mondiale di karate 2014, pluricampionessa europea e italiana. Quello in cui vidi, per la prima volta, il video in cui sconfiggeva la sua avversaria nel match decisivo per il titolo mondiale, fu l'esatto istante in cui pensai "voglio essere come lei, voglio essere campionessa del mondo". E da quel momento, da cui è passato tanto tempo, molte cose sono cambiate, eccetto una: il desiderio di vincere un campionato mondiale, e quel che ripeto a me stessa ogni giorno è "non mi fermerò finché non porterò al collo quella medaglia d'oro".
Mi piacerebbe moltissimo fare l'atleta, e riuscire a unire, in qualche modo, la mia passione per il karate e per lo sport in generale con quello per le lingue e l'economia.
Sono amante della cultura, per cui reputo tutti gli argomenti di studio interessanti, ma in particolar modo mi interessano le lingue, soprattutto l'inglese, l'economia e il diritto. Tuttavia, ribadisco, mi affascinano e mi piace approfondire tutte le materie di studio, dalla storia alla letteratura, dalla chimica alla biologia, dalla matematica alla fisica, poiché ritengo che ognuna di esse abbia qualcosa da insegnare. Insomma, il sapere è sapere.
Mi piace molto scrivere, trovo sia un ottimo esercizio in ambito scolastico e anche una sorta di valvola di sfogo in ambito privato e personale. Al di fuori della scuola, infatti, sono solita tenere un diario, su cui annoto giorno per giorno i miei pensieri, le mie emozioni e i miei "goals" quotidiani. È una pratica che ho adottato da meno di un anno, e inizialmente ero un po' scettica circa la sua effettiva utilità, ma poi mi sono dovuta ricredere: mettere con nero su bianco ciò che sentiamo, i pensieri assillanti che proprio non vogliono andar via e le attività che intendiamo fare durante la giornata è un'ottima pratica per sentirci più leggeri, concentrati e anche portare a termine più "tasks".
Sono venuta a conoscenza dei Campionati di italiano grazie alla mia docente di italiano e storia, che mi ci iscrisse al primo anno, poi al secondo ed ora al terzo, per la prima volta nella categoria senior. Anche per questo motivo, pur avendo superato la prima fase all'interno dell'istituto, inizialmente non mi sentivo molto speranzosa, per cui non avevo riposto molte aspettative nella fase regionale, ma inaspettatamente, sono risultata, invece, tra i finalisti! Per prepararmi per le gare, mi sono esercitata attraverso le varie prove messe a disposizione sul sito, oltre che in classe (soprattutto gli anni precedenti) con continue esercitazioni di grammatica.